Leonardo Cenci parteciperà da protagonista alla mezza maratona “Invernalissima” di domenica 18 dicembre che partirà da Umbria Fiere di Bastia Umbra.
Ci vorrebbe un Cenci: in ogni classe, in ogni sala di attesa, in ogni palestra, una vera a propria clonazione utile all’umanità.
Oggi, alla presentazione della corsa podistica, avvenuta nella sede di Piazza Italia della Provincia di Perugia, hanno partecipato istituzioni, organizzatori e Paolo Gallina presidente di Telethon Umbria. Nella settimana dedicata alla ricerca sulle malattie genetiche rare, parte del ricavato delle iscrizioni alla maratona saranno devolute proprio a Telethon Umbria.
Due saranno gli special guest della corsa Invernalissima: Leonardo Cenci e il Questore di Perugia Francesco Messina, esperto maratoneta che ha lanciato anche una sfida sui tempi del percorso. “Io sono il testimone che tenacia e determinazione possono edificare un muro contro il cancro”. E’ partito così l’intervento di Leonardo che, con la sua semplicità e voglia di vivere, ha subito ammutolito i presenti: “Vinco ogni giorno la mia sfida contro il cancro correndo e alimentando la mia passione, contro le previsioni che mi avevano dato solo ancora pochi mesi di vita. Questo è il messaggio che voglio dare a chi ha il cancro, continuare a coltivare la proprie passioni, mai arrendersi. Non dobbiamo avere paura di questa malattia, tutti dicono che è il ‘male del secolo’ , non ci resta che imparare a conoscerlo e conviverci. Con la mia Associazione Avanti Tutta, incontro tanti giovani spesso li trovo privi di energia con una bassa autostima a volte ansiosi, a loro dico sempre di guardare con fiducia alla vita considerandola un bene prezioso. Servono delle regole, come in tutte le cose, mangiare bene, fare sport evitando gli eccessi. I ragazzi si sentono immortali, pensano di poter far tutto, poi davanti a un piccolo intoppo, si fermano, si chiudono. La vita è un bene prezioso unico un regalo speciale che ci è stato fatto e il nostro dovere è viverla pienamente, intensamente. Buon Natale a tutti”.
Clonazione, questa è la parola giusta.
di Donatella Binaglia